Fondazione Ezio Galiano
dissolvere le tenebre della cecità con la luce dell'intelletto
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Eugenio Galiano L'iris blu, 1954 Eugenio Galiano, L'iris blu, 1954

La Fondazione sui media

L'Osservatore Romano
domenica 19 novembre 2000

BIBLIOTECA INTERNET PER NON VEDENTI
di Raffaele Alesandrini

  Dal 1997 un professore calabrese, Non Vedente da quando aveva 18 anni, ha allestito un sito nel quale ha gratuitamente messo a disposizione di tutte le persone prive della vista una biblioteca di oltre settemila volumi accessibile da qualsiasi PC dotato di scheda di sintesi vocale.

  Oggigiorno la cultura si diffonde non più su supporto cartaceo, ma viaggia digitalizzata. I Non Vedenti potranno quindi evitare una fase di nuovo oscurantismo solo impadronendosi degli strumenti necessari per leggere e scrivere nel nuovo modo.

 Mosso da una tale convinzione un professore calabrese, Ezio Galiano, ha messo gratuitamente a disposizione la sua biblioteca informatica, ricca ormai di 7.000 volumi, a tutte le persone prive di vista che vogliano collegarsi con il suo sito internet (www.galiano.it).

  I testi messi a disposizione sono in Plain ASCII text files, il formato necessario ai Non Vedenti per procedere alla lettura tramite sintesi vocale o mediante barra Braille. Oltre ai libri il sito offre, di volta in volta, anche la lettura di alcuni giornali quotidiani.

  Ma chi è Ezio Galiano? Oggi è un pensionato settantasettenne, è nato a Catanzaro nel 1923, cieco assoluto da quando a diciotto anni perse la vista a causa di una neurite ottica retrobulbare. Una prova durissima alla quale il giovane volle reagire con fede e coraggio virile, in spe contra spem. E ci riuscì così bene che, iscrittosi allo storico Liceo P. Galluppi di Catanzaro, bruciò letteralmente le tappe.

  In breve conseguì la maturità classica; si iscrisse all'Università scegliendo la facoltà di Filosofia; quindi laureato a Messina nel 1947, e conseguita l'abiltazione, insegnò Storia e Filosofia in alcuni licei della sua città fino a divenire preside: primo preside cieco, in ruolo, in un liceo statale italiano.

  Nel 1993 Galiano ha concluso la sua carriera di docente alla presidenza del prestigioso Galluppi, il liceo della sua giovinezza nel quale ha insegnato per oltre vent'anni.

  Se il tempo della pensione per molte persone operose, e ancora in buona salute, reca spesso con sè il gusto amaro dell'insoddisfazione e il peso dell'inutilità, derivante dal trovarsi improvvisamente ai margini della vita attiva e produttiva, per il professor Galiano non è stato così.

  Da sempre egli ha coltivato mille interessi e, in particolare, si è speso in favore della categoria sociale dei Non Vedenti: ad esempio quale consulente giuridico, collaborando alla stesura di leggi atte a facilitare l'ingresso di ciechi laureati nel mondo della scuola; ma anche nel campo della ricerca di strumenti capaci di consentire ai ciechi una piena autonomia nella vita e nel lavoro.

  Nella fattispescie, nel 1986, Galiano accede al mondo dell'informatica e collabora come tester al progetto del CNR per il perfezionamento del programma di gestione della prima sintesi vocale con fonemi italiani per personal computer.

  Raggiunta dunque l'epoca della pensione, nel riconsiderare la propria vita nella quale egli si è pienamente realizzato come uomo, sposo e padre di famiglia, prima ancora che come studioso e docente, Galiano decide di pagare un debito di riconoscenza a Louis Braille e ad Augusto Romagnoli i cui noti supporti gli hanno consentito di sconfiggere il limite imposto dalla cecità.

  Come egli è riuscito a vincere la propria battaglia personale anche gli altri Non Vedenti, se vogliono, sono in grado di farcela. Oggi però conoscere l'alfabeto Braille non basta più. Il futuro della cultura, e quindi il futuro dell'umanità, è sempre più legato all'informatica.

  Ecco dunque nascere nel 1997, la Fondazione Ezio Galiano: un'iniziativa di carattere familiare, poichè tutta la famiglia dello studioso catanzarese, la moglie e i quattro figli, ha voluto essere coinvolta nel segno della più assoluta gratuità.

  Gratuità. Ecco una lezione racchiusa in un concetto inconsueto ai nostri giorni, ma urgentemente da riscoprire in quanto sottende una condizione determinante al futuro e alla sopravvivenza di ogni servizio sociale (e politico!). Non ci sembra azzardato dire che l'evangelico gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date ha qui avuto una applicazione molto appropriata.

  Così dopo lunghi anni di lavoro al computer trascorsi a scannerizzare testi e volumi, onde renderli accessibili alla lettura in forma autonoma grazie all'uso di una sintesi vocale collegata al PC, (alcuni piccoli accorgimenti e l'uso di semplici programmi di gestione realizzati dallo stesso Galiano in linguaggi informatici di uso comune) oltre 7.000 titoli sono a disposizione di chi vuole.

  Scopo unico ed esclusivo di questo servizio è l'elevazione culturale delle persone prive di vista che non avrebbero altri mezzi per accedere in forma autonoma alla cultura stampata in nero.

  All'esame del sito, strutturato in modo ingegnoso, ma semplice e lineare, particolarmente significativa risulta l'iniziativa Regala un libro a un cieco, una proposta di solidarietà rivolta ai navigatori di Internet. Sulla prima pagina dell'elenco delle opere raccolte nella biblioteca risalta il suggerimento seguente:

  Navigatore che leggi: scarica uno dei libri che appaiono nell'elenco qui sotto, copialo su un dischetto e donalo ad un/una Non Vedente che conosci. Informalo, se non lo sa, che lo potrà leggere in piena autonomia, utilizzando una scheda di sintesi vocale inserita nel suo PC.

  La preoccupazione del professor Galiano, come si diceva all'inizio, è diretta ad evitare una fase di nuovo oscurantismo culturale che minaccerebbe i Non Vedenti qualora rimanessero esclusi dai canali delle moderne tecnologie informatiche. In una tale prospettiva risulta evidente la distinzione tra mezzo e messaggio. Se ne ricava un insegnamento valido per tutti. A cominciare da coloro che intendono mantenere una rotta corretta nella navigazione nell'oceano dell'informatica. Ciò che conta è il valore intrinseco del messaggio comunicato e recepito. Al mezzo spetta solo la sua funzione di supporto senza che distrazioni fuorvianti intervengano ad invadere il campo della comunicazione e a prendere la mano al timoniere.

  Non sembra ci sia molto altro da aggiungere se non una breve considerazione: il professor Ezio Galiano sarà pure Non Vedente, ma certo il suo sguardo scruta molto più a fondo di tanti contemporanei che hanno occhi e non vedono.